Gli Artigiani come costruttori di pace. 

 

La settimana scorsa Papa Francesco ha ricevuto in udienza circa 300 imprenditori artigiani di CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa italiana) tra cui la nostra Francesca.
L’incontro è stato bello, autentico e le parole del Santo Padre sono state di grande conforto.
Citando la parabola dei talenti, il Papa ha sottolineato l’importanza dell’intraprendenza e della fiducia verso la vita e verso gli altri che noi tutti dobbiamo avere. Gli Artigiani hanno ricevuto il dono dei talenti che non vanno sprecati ma messi a frutto, non solo per sé ma per il bene comune.
Il Papa ha elogiato il lavoro degli Artigiani anche perché “abbelliscono il mondo” dando speranza. Abbellire il mondo significa migliorarlo e questo va nella direzione della PACE.
Alcune parti del discorso di Papa Francesco sono così belle che meritano di essere citate perché ci invitano a riflettere anche sui tempi che viviamo.
Vogliamo dedicarle a tutti voi in segno di amicizia perché sono parole di speranza e di conforto.
Estratto del discorso del Santo Padre :
“L’artigianato mi è molto caro perché esprime bene il valore del lavoro umano. Quando creiamo con le nostre mani, nello stesso tempo attiviamo la testa e i piedi: il fare è sempre frutto di un pensiero e di un movimento verso gli altri. L’artigianato è un elogio alla creatività; infatti, l’artigiano deve saper scorgere nella materia inerte una forma particolare che altri non sanno riconoscere. E questo vi rende collaboratori dell’opera creatrice di Dio. Abbiamo bisogno del vostro talento per ridare senso all’attività umana e per metterla al servizio di progetti di promozione del bene comune”.

“Vorrei elogiare il vostro lavoro anche perché abbellisce il mondo. Noi viviamo tempi di guerra, di violenze; dappertutto le notizie sono così e sembrano farci perdere la fiducia nelle capacità dell’essere umano, lo sguardo alle vostre attività ci consola e ci dà speranza. Abbellire il mondo è costruire pace. Mi ha detto un economista che gli investimenti che danno più reddito oggi, in Italia, sono le fabbriche delle armi. Fratelli tutti, questo non abbellisce il mondo, è brutto. Se tu vuoi guadagnare di più devi investire per uccidere. Pensiamo a questo. Non dimenticate: abbellire il mondo è costruire pace.L’enciclica, ‘Fratelli tutti’, ha definito i costruttori di pace come artigiani capaci di avviare processi di ripresa e di incontro con ingegno e audacia. Lo stesso ingegno e la stessa audacia che voi usate per realizzare le tante opere destinate ad arricchire il mondo”.
Il Santo Padre ha quindi concluso l’incontro esortandoci a mettere i nostri ‘talenti’ al servizio del bene comune: “E Dio chiama tutti gli uomini e le donne a lavorare in modo artigianale, come Lui, lavorare a quel progetto di pace che Lui ha. Per questo Egli distribuisce in abbondanza i suoi talenti, perché siano messi al servizio della vita e non sotterrati nella sterilità della morte e della distruzione, come fanno le guerre, fomentate dal nemico di Dio. Cari amici, grazie per quello che sapete realizzare attraverso il vostro lavoro; e grazie anche per l’impegno sociale: anche questo è un lavoro che richiede pazienza e progettualità! San Giuseppe artigiano vi ispiri sempre a vivere il lavoro con creatività e passione”.