A Monte San Vito, la tradizione della coltivazione dell’olivo e della produzione di olio di qualità risale alla metà del Cinquecento, periodo in cui la comunità monsanvitese era già dotata di un suo “concio ab oleo”, di un mulino che veniva affidato alla gestione dei privati mediante asta pubblica nel rispetto di una normativa minuziosa che prescriveva che il prodotto fosse di buona qualità.

Un meraviglioso mulino del 1600 viene ancora oggi conservato nel centro storico di Monte San Vito con le sue potenti macine di pietra ed i grossi torchi di legno, odierno simbolo della civiltà e della cultura monsanvitese, storicamente legata alla coltivazione dell’olivo.

Il Comune di Monte San Vito è stato riconosciuto “Città dell’Olio” nel 1995 grazie alla sua storica vocazione olivicola.

L’impegno e la passione del cav. Leonida Petrini che, con i suoi figli, ha fattivamente promosso e divulgato la cultura dell’olio di Monte San Vito in Europa e nel resto del mondo ed i numerosi premi attribuiti alla Fattoria Petrini, hanno ulteriormente aggiunto fama e prestigio a tale riconoscimento.

L’oliva tipica di Monte San Vito è la Raggia.

La drupa della Raggia ha un elevato contenuto di acido oleico ed una polpa particolarmente dolce che la rende adatta anche per essere consumata come oliva da mensa.

Caratteri Produttivi
Entrata in produzione delle piante precoce.
Drupa di dimensioni medie ( 2 – 2,5 g ), di forma ovoidale allungata e asimmetrica.
Resa in olio medio-elevata, inolizione precoce.
Rapporto polpa-nocciolo medio.
Invaiatura tardiva e scalare; colore dei frutti dal verde chiaro al nero violaceo più o meno intenso.
Consistenza della polpa e resistenza al distacco in progressiva diminuzione durante la maturazione.
Periodo ottimale di raccolta intorno alla metà di novembre.
Olio di un fruttato armonico leggermente mandorlato, prevalentemente dolce, con una punta di amaro e piccante, di colore giallo oro, ad elevato contenuto di acido oleico.